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Questa "Passeggiata letteraria", originariamente composta da Dante Isella nel 1987 e qui ripresentata con un nuovo corredo iconografico, segue - dopo un prologo a Porta Ticinese con l'approdo in città del Naviglio grande - il tracciato della fossa interna a partire dal Ponte delle Gabelle, giù giù per San Marco, Fatebenefratelli, Via Senato... fino a ricongiungersi al punto di partenza. A tratti, in mezzo alla selva delle parentesi, dei due punti e dei punti e virgola, si ha l'impressione che la Passeggiata sia scritta avendo nella memoria gli addensamenti, persino gli ingorghi, delle informazioni storiche che emergono dalle note dell'Adalgisa o dalle pagine di Verso la Certosa (una delle raccolte di Gadda preferite da Isella). Nella bibliografia di routine sui Navigli, le testimonianze letterarie naturalmente non mancano: a partire da Bonvesin da la Riva per arrivare al Carlo Porta dell'obbligo. Ma qui diventano il sale del testo, che risulta perciò una visita, fuori tempo massimo e dopo l'orario di chiusura, a una tradizione letteraria, e civile, compiuta dal suo massimo interprete novecentesco.